21 marzo 2012

Monologhi



“E adesso scrivete un monologo interiore, i maschi lo fanno al femminile, e viceversa.”
Silenzio e bisbigli in fondo al tavolo.
“Zeta, tu cosa scrivi?”
“Che posso dirti, Ypsilon, non è nelle mie corde fare monologhi.”
“Acca, tu cosa scrivi?”
“Sssss, non farmi perdere la concentrazione. E tu?”
“Sono in panne. Ho un groppo. Non mi viene.”
“Comincia con una parola qualsiasi.”
“Mi viene “menzogna”
“Ma tu fai l'uomo o la donna?”
“La mia percentuale femminile varia.”
“Oggi com'è?”
“Non so.Tutti scrivono.”
“Appunto, lasciami in pace.”
“Ma insomma siete delle macchine! Ehi, pss pss... Kappa...pss”
“Eh che c'è? Ma non scrivi?”
“Pile scariche.  Mi aiuti ?”
“Fammi vedere.... uhm “l'uomo è avvezzo alla menzogna.”
“Non credi ci siano troppe zeta?”
“E' in terza persona, hai sbagliato,  sai cosa rischi ?”
“Il protagonista parla da solo davanti allo specchio in bagno, una mattina, dopo essersi rasato, pettinato, visto le rughe d'espressione sulla fronte e attorno agli occhi, nelle 24 ore precedenti ha mentito come un gorilla alla sua compagna, neanche con una pistola puntata alla testa confesserebbe. ”
“Credo tu abbia colto bene la dinamica del pensiero maschile.”
“Insomma ti piace?”
“Sicuro, ma sta attento, è un pantano parlare delle bugie maschili.”
“Grazie.”
“Ehi la piantate di disturbare!”
“Scusa, Wudoppia, è che sono in difficoltà. Vuoi che ti leggo l'inizio?”
“No.”
“Allora ti leggo l'idea?”
“No.”
“Ma che ti ho fatto, scusa, perchè sei così tranciante?”
“Disturbi.”
“Scusa. Ics a che punto sei?"
“Ho quasi finito.”
“Beato te,  mi si appallottola la biro appena tocco il foglio.”
“Lui dice di cominciare da una cosa banale, anzi banalissima."
“Come ti sembra la frase:“L'uomo è avvezzo alla menzogna”?
“Fa schifo anche a un maiale.”
“Grazie. Ho scritto una riga. Lui mi punirà.”
“Sì, lo stivaletto lessicale!"
“Non resisterò, sono sensibile.”
“Tempo scaduto, Yota comincia a leggere......  leggi.....avanti leggi...”



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