25 marzo 2012

storia dell'alto e del basso




Stavo parlando con la segretaria. La solita pausa  di metà mattina. Mi fa vedere il nuovo sistema di entrata e uscita che hanno installato nel suo ufficio. Un portello basculante 20x20 in alluminio, inserito nella porta a cinque centimetri da terra. Fa una prova davanti a me, appoggiandosi al bordo con le mani, si  tira su e con la testa passa dall'altra parte. Ritorna fuori in corridoio, con scioltezza anche perchè ha solo 16 centimetri, menetre io che ne ho 20, mi muovo più lentamente.
Noi senza corpo non abbiamo le interferenze somatiche degli umani, e questo ci rende molto apprezzati. Siamo stabili e lavoriamo bene perchè siamo pensiero e azione. L'azienda deve apportare alcune modiche, la porta, che è come quella per far uscire ed entrare i gatti da casa, la scrivania o il telefono a nostra misura. Non c'è bisogno d'altro, nè macchinetta per il caffè, nè servizi igienici, nè sedie. Per il nostro sostentamento basta acqua zuccherata all' 1.5%.
Stavamo appunto chiedendoci io e la segretaria se prendere una tazzina d'acqua dolce insieme, quando è successo. Una donna è arrivata di corsa e ci ha gridato di chiamare un'ambulanza. Una ragazza era caduta dal tetto. E'stato un colpo per noi; nella nostra condizione siamo sensibili agli eventi improvvisi. Non avendo corpo, non siamo in grado di controbilanciare i traumi con la massa.
La segretaria si è infilata subito dal portello basculante per andare a telefonare e chiedere i soccorsi, mentre io ho scambiato due parole con la donna. Dover guardare il pavimento per parlarmi la imbarazzava. Per parte mia, non ho problemi, guardo sempre negli occhi la persona con cui parlo, e questo tranquillizza molto.
La donna mi raccontò di aver visto una ragazza camminare sul tetto. Ad un tratto la ragazza era scivolata ed era andata giù.
Siamo rimaste ad aspettare l'arrivo dell'ambulanza, perchè non c'era altro da fare. La segretaria ci ha raggiunto passando svelta attraverso il portello basculante, ed è rimasta a guardarci inquieta da dietro i suoi grandi occhiali con la montatura quadrata verde.

Mentre si aspettava in silenzio, mi domandavo perchè quella ragazza fosse andata a passeggiare sul tetto. Gli umani che hanno un corpo si comportano in modo incongruente. A loro piace l'alto, il panorama, il sovrastare. Penso sia una conseguenza dell'avere una massa tra la testa e i piedi. Noi che ne siamo privi, non abbiamo mai il pensiero di salire. Loro invece sono portati a questo.
Sto raccogliendo una documentazione. L'alto e la sua fenomenologia è il mio campo di ricerca. Ho una mia teoria.


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